How much time we lost
never saying
what really matters,
paying no attention
one to the other
distracted meanwhile
towards irrelevant things
in vain actions
of little account.
Thinking maybe
we had endless
expanses
widening forever,
wasting instead part of our lives
in futile misdeeds,
dreaming about arrivals and
repeated contacts
and, finally,
the opportunity.
Holding back in the meantime
all the love felt
and God knows why
in our head or our heart
missed every time.
Being unconscious
of limits and therefore
of buried freedom.
Quanto tempo perso
senza dirsi mai
quello che conta,
privi di attenzione
l’uno per l’altro
distratti intanto verso
la cosa irrilevante
in un agire vano
comunque
poco importante,
pensando magari
di avere chissà
quale larghezza
in un’eterna dilazione,
sprecando invece
parte della vita
in futili misfatti,
sognando arrivi e
ripetuti contatti
e, finalmente,
l’occasione.
Tacendo nel frattempo
a sé il bene provato
e per chissà
quale ragione
della testa o del cuore
ogni volta mancato.
Nell’incoscienza
della finitezza e dunque
della libertà sepolta.